Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
Istruzione
M4C1.1 Miglioramento qualitativo e ampliamento quantitativo dei servizi di
istruzione e formazione
Gli investimenti materiali ed immateriali previsti per questa linea d’azione e le
numerose riforme abilitanti, che ambiscono a ridefinire il quadro normativo ed
istituzionale in modo che gli investimenti stessi possano essere efficaci, comportano
finanziamenti sul PNRR di 11,01 miliardi di euro. Essi coprono l’intera filiera
dell’istruzione.
Investimento 1.1: Piano per asili nido e scuole dell’infanzia e servizi di
educazione e cura per la prima infanzia
Con questo progetto si persegue la costruzione, riqualificazione e messa in
sicurezza degli asili e delle scuole dell’infanzia al fine di migliorare l’offerta educativa sin
dalla prima infanzia e offrire un concreto aiuto alle famiglie, incoraggiando la
partecipazione delle donne al mercato del lavoro e la conciliazione tra vita familiare e
professionale. La misura consentirà la creazione di circa 228.000 posti. L’intervento
verrà gestito dal Ministero dell’Istruzione, in collaborazione con il Dipartimento delle
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Politiche per la Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministro
dell’interno, e verrà realizzato mediante il coinvolgimento diretto dei Comuni che
accederanno alle procedure selettive e condurranno la fase della realizzazione e
gestione delle opere.
Investimento 1.2: Piano di estensione del tempo pieno e mense
La misura mira a finanziare l’estensione del tempo pieno scolastico per ampliare
l’offerta formativa delle scuole e rendere le stesse sempre più aperte al territorio anche
oltre l’orario scolastico e accogliere le necessità di conciliazione vita personale e
lavorativa delle famiglie (con particolare attenzione alle madri). Con questo progetto si
persegue l’attuazione graduale del tempo pieno, anche attraverso la costruzione o la
ristrutturazione degli spazi delle mense per un totale di circa 1.000 edifici entro il 2026.
Il piano è gestito dal Ministero dell’Istruzione ed è attuato, quanto alla costruzione e
riqualificazione delle mense e palestre, dagli Enti locali proprietari dei relativi edifici. La
durata stimata del progetto è di 5 anni (fino al 2026).
Investimento 1.3: Potenziamento infrastrutture per lo sport a scuola
L’obiettivo è quello di potenziare le infrastrutture per lo sport e favorire le attività
sportive a cominciare dalle prime classi delle scuole primarie. Infatti, è importante
valorizzare, anche attraverso l’affiancamento di tutor sportivi scolastici, le competenze
legate all’attività motoria e sportiva nella scuola primaria, per le loro valenze trasversali e
per la promozione di stili di vita salutari, al fine di contrastare la dispersione scolastica,
garantire l’inclusione sociale, favorire lo star bene con se stessi e con gli altri, scoprire e
orientare le attitudini personali, per il pieno sviluppo del potenziale di ciascun individuo
in armonia con quanto previsto dalle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola
dell’infanzia e del primo ciclo d’Istruzione, di cui al Decreto del Ministro dell’istruzione,
dell’università e della ricerca 16 novembre 2012, n. 254. Secondo i dati dell’Anagrafe
nazionale dell’edilizia scolastica il 17,1% delle sole scuole del primo ciclo non dispone di
palestre o strutture sportive. Percentuale che sale al 23,4% nelle regioni del sud, c.d.
“meno sviluppate” e che sale ulteriormente al 38,4% se prendiamo in considerazione
anche le scuole del secondo ciclo di istruzione.
Percentuale di istituti principali con nessun edificio dotati di palestra o adibito a palestra:
AREE PRIMO CICLO SECONDO CICLO TOTALE
Meno sviluppate 23,4% 15,1% 38,4%
Più sviluppate 13,3% 8,7% 22,0%
In transizione 16,8% 9,3% 26,1%
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Totale 17,1% 11,0% 28,2%
È, quindi, necessario colmare questo gap, incrementare gradualmente l’offerta di
attività sportive anche a cominciare dalla maggiore disponibilità di strutture e ridurre i
divari territoriali per dare opportunità formative e di crescita uniformi su tutto il
territorio nazionale a studentesse e studenti. Ciò favorisce anche la possibilità di
ampliare il tempo pieno, anche attraverso politiche legate al contrasto della dispersione
scolastica principalmente nelle aree più svantaggiate del Paese. Infatti, non si tratta solo
di allungare il tempo scuola, ma di ripensare l’intera offerta formativa di una scuola
aperta al territorio, anche introducendo attività per il potenziamento delle competenze
trasversali delle studentesse e degli studenti soprattutto del primo ciclo di istruzione.
L’implementazione di strutture sportive annesse alle istituzioni scolastiche
consente di poter raggiungere un duplice obiettivo: favorire lo sport e le attività motorie
nelle scuole e consentire di mettere a disposizione dell’intera comunità territoriale tali
strutture sportive, nuove o riqualificate, al di fuori dell’orario scolastico attraverso
convenzioni e accordi con le stesse scuole, gli enti locali e le associazioni sportive e
dilettantistiche locali.
Il piano di investimento intende attuare una progressiva implementazione e
riqualificazione di strutture sportive e palestre annesse alle scuole, al fine di garantire un
incremento dell’offerta formativa e un potenziamento delle strutture scolastiche, che
possono favorire un incremento del tempo scuola e una apertura della scuola al
territorio anche oltre l’orario scolastico e un potenziamento dell’attività sportiva e
motoria. L’implementazione di strutture sportive e palestre è un investimento
innanzitutto sulla scuola e sulle competenze trasversali di studentesse e studenti, ma è
anche un investimento per gli enti locali e per le singole realtà territoriali. Consente di
riqualificare anche aree e spazi urbani annessi alle scuole e favorire una maggiore
apertura delle scuole al territorio a vantaggio dell’intera comunità locale.
Il piano mira a costruire o adeguare strutturalmente circa 400 edifici da destinare
a palestre o strutture sportive anche per contrastare fenomeni di dispersione scolastica
nelle aree maggiormente disagiate. Tali edifici verranno anche dotati di tutte le
attrezzature sportive necessarie moderne e innovative e caratterizzate anche, lì dove
possibile, da alta componente tecnologica, per essere resi immediatamente utilizzabili e
fruibili da scuole e territorio.
Infatti, in linea con gli obiettivi del quadro strategico per la cooperazione europea
nel settore dell’istruzione e della formazione (“ET 2020”), è fondamentale attuare azioni e
piani che promuovano la qualità e l’efficacia dell’istruzione e della formazione,
promuovere l’equità, la coesione sociale e incoraggiare la creatività e l’innovazione.
Il piano è gestito dal Ministero dell’Istruzione in collaborazione con il
Dipartimento per lo sport ed è attuato, quanto alla costruzione e riqualificazione delle
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palestre, direttamente dagli enti locali proprietari dei relativi edifici, sulla base di linee
guida e di un Comitato nazionale che ne possa garantire la qualità tecnica dei progetti.
Tale piano si incrocia sinergicamente con la strategia del PON “Per la scuola”,
volta a perseguire la qualità e l’equità del sistema di istruzione e a consentire un
ampliamento e un potenziamento dell’offerta curricolare. Il consolidamento della cultura
motoria e sportiva determina la comprensione del valore del linguaggio corporeo, facilita
l’assimilazione dei principi della sana alimentazione, il rispetto delle regole e degli altri,
l’acquisizione di un corretto stile di vita.
Le azioni aggiuntive previste dal Programma operativo nazionale PON “Per la
Scuola” 2014-2020 – Fondo europeo per lo sviluppo regionale – per le scuole delle
regioni in ritardo di sviluppo e le ulteriori risorse che si renderanno disponibili per la
programmazione 2021-2027, consentiranno di intervenire sinergicamente per colmare il
gap attualmente esistente e garantire a tutte le scuole le medesime opportunità di
investimento, di potenziamento dell’offerta formativa e anche di estensione del tempo
scuola.
Il piano si pone anche in continuità con gli investimenti e le azioni del Ministero
dell’istruzione autorizzate nell’ambito del Fondo per l’arricchimento e l’ampliamento
dell’offerta formativa e per gli interventi perequativi, di cui all’articolo 1 della legge 18
dicembre 1997, n. 440, che consentono la realizzazione di progetti e attività
extracurricolari.
Sia il PON – Fondo sociale europeo – sia anche le risorse nazionali consentiranno
anche la sostenibilità e la continuità gestionale dell’intero piano attraverso la possibilità
di investire risorse aggiuntive per la gestione delle strutture sportive oltre l’orario
scolastico attraverso il coinvolgimento delle scuole, degli enti locali e delle associazioni
sportive e dilettantistiche locali.
Il costo stimato relativo all’RRF per palestre e strutture sportive è pari a 300
milioni di euro.
Target: studentesse e studenti con particolare riferimento al primo ciclo di istruzione e
comunità locali che potranno usufruire di spazi nuovi e riqualificati.
La durata del progetto è stimata in 5 anni (fino al 2026).
Il piano contribuisce anche al raggiungimento degli obiettivi e delle esigenze di
transizione verde promosse dalla Commissione europea, nonché al raggiungimento
degli obiettivi climatici, prevedendo in fase attuativa, come nel caso della costruzione di
nuove palestre, la realizzazione di strutture ecocompatibili e con caratteristiche di
efficientamento energetico, di sostenibilità e durevolezza nel tempo. Tali strutture
potrebbero, inoltre, stimolare lo sviluppo delle competenze e la sensibilità dei più piccoli
al rispetto del clima e della transizione verde.
Il monitoraggio del piano è assicurato dal sistema informativo già ideato e
implementato presso il Ministero dell’istruzione.
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Da un esame degli interventi di nuova costruzione e messa in sicurezza di edifici
scolastici destinati a mense e palestre, monitorati negli ultimi anni, i costi/mq sostenuti
per l’attuazione di progetti analoghi a quelli oggetto del presente finanziamento sono
risultati i seguenti:
PALESTRE
costo medio per nuova costruzione: 2.000,00 euro/mq;
costo medio per messa in sicurezza: 600,00 euro/mq;
dimensioni medie: 576 mq.
Nel caso delle palestre e/o di strutture sportive si va da una media di 1.152.000,00 euro
per nuove costruzioni a 345.000,00 euro per interventi di riqualificazione e messa in
sicurezza, con un costo medio per intervento stimabile in euro 748.500,00. A ciò vanno
aggiunti ulteriori 50.000 circa per attrezzature sportive.
Con le risorse disponibili, si potrebbe intervenire su circa 400 palestre o strutture
sportive.