Sono riprese il 1° giugno all’Aran le trattative con le confederazioni e le organizzazioni sindacali rappresentative per il rinnovo contratto del personale del comparto Istruzione e Ricerca, per quanto riguarda il triennio 2019-21. Prossimo incontro, di natura tecnica, previsto per il 7 giugno alle 10:30. L’argomento dell’incontro riguarderà le organizzazioni sindacali e i loro rispettivi punti di vista sul contratto proposto.
Alcune organizzazioni sindacali hanno espresso la loro disponibilità a firmare il contratto, sebbene nutrano dubbi e richiedano ulteriori approfondimenti tecnici.
Infine, le organizzazioni sindacali richiedono che le sedi disponibili per il personale siano senza limiti di tempo, contrariamente alla scadenza triennale attuale, che è stata contestata precedentemente con la legge 107 per il personale docente. Questo è un punto su cui desiderano continuare a lottare.
L’incontro del 18 maggio si era concentrato su alcuni punti in particolare, come quello dei permessi retribuiti per i precari. L’Aran, dopo una resistenza iniziale, ha aperto alla possibilità di concederli.
Al termine dell’ultimo incontro si è trovato l’accordo e dunque ci sarà la possibilità di assegnare tre giorni di permesso retribuito da estendere a tutto il personale (docente e Ata), senza distinzioni (dunque anche a quello precario). È stato specificato che questi giorni sono validi sia per coloro che hanno incarico fino al 30 giugno che per quelli fino al 31 agosto. La copertura finanziaria per questa misura proviene da un residuo di 85 milioni di euro, originariamente stanziati per altre risorse contrattuali. Via libera anche a 30 giorni di congedo in più per le donne vittime di violenza.
Ancora nulla sulla questione del personale ATA, con la riforma dei profili professionali.